Un’occasione proposta dalla L.I.L.A. Catania (Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS) all’interno del progetto Solidarietà senza frontiere, sviluppato grazie al contributo della Chiesa Valdese, che, attraverso i fondi raccolti con l’otto x mille, sostiene iniziative di ‘promozione solidale’.
Obiettivo del progetto: fare sapere agli stranieri extracomunitari, soprattutto a quelli senza permesso di soggiorno, che con il codice STP (Straniero Temporaneamente Presente), tutti possono ricevere cure ospedaliere.
Come si legge nelle locandine che hanno promosso gli eventi “Il diritto alla cura e la prevenzione dei comportamenti ‘a rischio’ rendono più sicure le comunità e migliorano la qualità della vita di tutti. Un miglioramento che deve servire, anche, per far sì che modi di pensare e cultura differenti vivano insieme, e con pari dignità, nel territorio”.
Una campagna di buon senso, si potrebbe dire. Quel buon senso, visti i tagli che il governo Renzi sta infliggendo alla sanità nel nostro Paese, assente nelle politiche sociali.
Non a caso, Gino Strada ricorda che “oggi circa dieci milioni di italiani (rapporto ufficiale del CENSIS) non ce la fanno più a curarsi come dovrebbero”.
Non solo cinema, però. Nel corso delle serate si è potuto gustare cibo nigeriano e senegalese e si è assistito all’esibizione di gruppi musicali, particolarmente apprezzato, l’intervento del gruppo Afro Family.
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