La motivazione più profonda è ricordare, attraverso il cinema di questo regista, vizi e storture della società italiana nell’immediato dopo guerra per conoscere meglio noi stessi e smascherare i pregiudizi, le ipocrisie e le falsità del nostro paese.
“Ecco a cosa serve questo libro – commenta Giuseppe Strazzulla nella prefazione – a ricordare l’opera di un moralista privo di atteggiamenti intellettuali (preconfezionati n.d.s) che ci pone di fronte allo specchio dei nostri vizi , riscontrando nella terra di Sicilia quei sentimenti estremi che gli servono per mettere in scena la disumanità universale di chi perde il contatto con i sentimenti semplici e diretti dell’umanità”.
I film di Germi ambientati in Sicilia ed esaminati da Lorenzo Catania sono : In nome della legge ( 1949); Il cammino della speranza ( 1950) ; Divorzio all’italiana ( 1961 ); Sedotta e abbandonata (1963).
Ognuno di questi film analizza quelli che sono gli aspetti più caratteristici della realtà siciliana del dopoguerra e che, sotto alcuni risvolti, proiettano le loro ombre fino ai nostri giorni.
Nel film “In nome della legge“ per la prima volta si allude al fenomeno mafioso e si sfata il mito di una Sicilia terra di straordinarie ricchezze , dove invece c’è la miseria dei contadini e l’omertà della popolazione che ostacola il lavoro del magistrato Guido Schiavi. Quest’ultimo lotta contro il barone Lo Vasto e contro il rappresentante della mafia Turi Passalacqua.
Il film ebbe un successo di incassi straordinario e vinse tre nastri d’argento , ma le critiche dei detrattori furono molte e soprattutto in Sicilia in quanto si riteneva l’argomento “lesivo per l’immagine dell’isola “.
Sull’ambiguità del finale molto si è detto e scritto, Catania prende le difese del regista interpretando il gesto della consegna da parte del capomafia Passalacqua nelle mani della legge dell’assassino del giovane Paolino, come “l’auspicio da parte del regista dell’uscita di scena della mafia che fino a quel momento aveva inquinato la Sicilia e l’Italia unitaria”.
Il regista -riferisce l’autore- voleva accendere i riflettori sulla condizione di povertà , delinquenza, mancanza di lavoro e assenza di democrazia e di rispetto della legalità presenti nel Sud.
Del resto in una intervista comparsa su Rinascita nel marzo 1949 e riportata nel testo di Catania, Germi dichiarava l’importanza del cinema ai fini educativi e formativi: “il cinema indispensabile oggi ad un popolo per conoscere se stesso, per criticare quelli che sono gli aspetti negativi della sua vita, per auto educarsi a un concetto veramente superiore e operante della libertà”.
Parere ampiamente condiviso anche dall’autore del libro che in qualità di docente invoca l’introduzione dello studio del cinema come disciplina che insieme a tutte le altre arricchisce la formazione e l’educazione dell’allievo.
“Il cammino della speranza“ ispirato al romanzo “ Cuore negli abissi “ di Nino Di Maria , attinge però a fatti realmente accaduti e riportati sui giornali dell’epoca. Quando emigranti clandestini erano i minatori delle zolfare siciliane costretti ad emigrare in Europa, nelle Americhe e in Australia per trovare lavoro.
Un film per nulla in sintonia con la realtà artificiale della propaganda del governo del tempo che parla di un paese dove “basta rimboccarsi le maniche” perché sviluppo e benessere sono a portata di mano, nascondendo i veri problemi reali : sociali, culturali politici e finanziari.
Il film evidenzia con un sarcasmo, alle volte feroce, due situazioni di arretratezza legislativa dell’Italia dell’epoca: la mancanza di una legge sul divorzio (arriverà nel 1974), e l’anacronistico art. 587 del codice penale che regolava il diritto di onore e che sarà abolito vent’anni dopo.
Infine nel film “ Sedotta e abbandonata” Germi ironizza in modo più che sardonico sulla difesa ad oltranza dell’onore della propria famiglia condotta da Vincenzo Ascalone per la figlia rimasta incinta senza essere sposata. Come mette in evidenza il saggista il film “disegna un affresco pungente dell’Italia di allora, un apologo del Paese mancato ………di individui moralmente corrotti , disposti ai compromessi a piegare ai propri interessi le leggi e a sacrificare la vita in difesa della famiglia e non dei valori collettivi o della nazione”.
I film saranno proiettati presso il Capannone del Gapa, via Cordai 47, con inizio alle ore 21:00, secondo il seguente calendario:
8 maggio: In nome della legge.
15 maggio: Il cammino della speranza.
22 maggio: Divorzio all’italiana
29 maggio: Sedotta e abbandonata
E’ previsto un contributo di 3,00 euro a persona
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