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La mafia spiegata ai bambini

Scarafaggi, Mafia, Cattivo, Boss, Silenzio, Paura, Bullo, Omertà, Coraggioso, Solidarietà, Libertà, Vittoria. 12 parole, rigorosamente in neretto, per scandire una storia sulla mafia raccontata ai bambini.
Marco Rizzo, giornalista e scrittore, e Lelio Bonaccorso, fumettista e illustratore, entrambi siciliani, hanno scelto la formula del libro illustrato (Edizioni Becco Giallo) per affrontare, allo stesso tempo con leggerezza e profondità, un tema di evidente attualità che, purtroppo, spesso rischia di essere declinato, soprattutto quando ci si rivolge ai minori, in modo retorico o superficiale.
Non a caso “la storia, i disegni e i testi contenuti in questo libro sono rilasciati con licenza Creative Commons”, il che consente a chiunque lo voglia di poter condividere e diffondere i contenuti dell’opera.
Ma veniamo alla storia. A Castelgallo, un piccolo centro sul mare, dove il sole splendeva sempre, alcuni cittadini iniziano a trasformarsi in scarafaggi, diventano sempre più cattivi e i peggiori fra loro sottomettono e taglieggiano gli abitanti.
Anche nella piccola scuola elementare si respira lo stesso clima: il bullismo sembra farla da padrone incontrastato.
Fino a quando un ragazzino coraggioso impara a non farsi intimidire e rompe il “muro dell’omertà”. Gentilezza e solidarietà, opposte alla violenza, fanno breccia fra gli allievi e fra gli stessi bulli.
Il nuovo clima contagia l’intera comunità, sin quando la voglia di libertà prevale.
Una storia semplice, un finale positivo, che, però, non rinuncia a mettere in luce difficoltà e contraddizioni e che, soprattutto, descrive comportamenti reali, “umani”, che altri uomini, con altre idee, possono rimettere in discussione.

Argo

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  • Era tempo che i bambini imparino a conoscere la gente che li circonda ogni giorno e distinguere tra le persone quelli che un giorno potrebbero rendere la loro vita un brutto sogno difficilmente da accettare.

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