Catania multietnica, parla il consigliere straniero

Rappresenta i cittadini extracomunitari a Palazzo degli Elefanti e dal 20 gennaio, giorno del giuramento, è il primo Consigliere aggiunto straniero nella storia di Catania. Si chiama Amal Eranga Warnakulasuriya Thissera e la sua relazione con il capoluogo etneo è cominciata tanto tempo fa…

Nel 1998 il sedicenne Amal si trasferisce dalla cittadina srilankese Marawila a Catania per raggiungere i suoi genitori, che vivevano già qui. Studia alle scuole medie serali ed è un assiduo frequentatore della Casa dei Popoli, dove impara la lingua italiana.

La sua carriera lavorativa inizia a Misterbianco, dove trova un impiego come commesso in un negozio, finchè non decide di mettersi in proprio: 7 anni fa inaugura “Mondo alimentari”, bottega di generi alimentari provenienti da tutto il mondo nel cuore della Fera ‘o Lune (piazza Carlo Alberto n°43).

Sposato, padre di tre bambini, tenace lavoratore ma da sempre estraneo alla politica, Thissera non poteva mai immaginare di diventare il primo consigliere aggiunto straniero del Comune di Catania.

A indirizzarlo verso questa strada un suo amico dell’Arci, che a metà ottobre 2014 gli parlò delle future elezioni. Supera lo scetticismo iniziale quando, contattato dalla CGIL per lo stesso motivo, scopre di essere parte della più grande comunità di stranieri in città.

Gli srilankesi che vivono a Catania sono quasi 2000 e, insieme ai membri delle altre 16 comunità straniere, superano gli 8000 abitanti.

Da quel primo incontro tra CGIL e alcuni membri delle più numerose comunità di extracomunitari di Catania, nasce “Uniti si vince. Catania Interculturale”, la lista che ha vinto le elezioni del 23 novembre scorso con 1020 voti (sul totale di 2417 votanti, regolarmente residenti a catania).

Interculturale di nome e di fatto, alla lista appartengono anche rappresentanti delle comunità bengalese, congolese, senegalese, mauriziana e delle Filippine e Thissera, che ha ottenuto il maggior numero di preferenze tra i 6 candidati (381 voti), rappresenta tutti gli stranieri di Catania.

Buono l’affiatamento creatosi tra i membri di “Catania Interculturale”, ma i rapporti con i candidati delle altre 3 liste sono molto più conflittuali: tra l’organizzazione scadente del processo elettorale e alcuni brogli nella consegna delle schede, la campagna elettorale è proceduta a suon di offese e scorrettezze…ma finite le elezioni tutti hanno partecipato alla conferenza stampa conclusiva.

Resta da chiedersi se i malumori siano davvero acqua passata.

E adesso? Sul tema del lavoro, il primo obiettivo è agevolare le richieste di tanti senegalesi che vorrebbero regolarizzare la propria attività commerciale ambulante. “In generale i diritti dei lavoratori stranieri devono essere maggiormente tutelati” ci dice il Consigliere.

“I tempi di attesa per ottenere il permesso di soggiorno” continua Amal “sono eccessivamente lunghi: aspettiamo anche un anno dalla richiesta. Occorre snellire l’iter burocratico”.

Ma il problema che sta più a cuore a Thissera è quello dell’idoneità abitativa, prerequisito per ottenere il permesso di soggiorno, che spesso costringe molti stranieri a cambiare alloggio dopo pochi mesi dalla firma del contratto d’affitto, perdendo così le mensilità depositate come caparra: “le ispezioni sono molto severe e l’idoneità abitativa non viene rilasciata anche per una porta troppo piccola o un soppalco troppo basso. Proponiamo che siano i proprietari degli immobili a dover garantire l’idoneità dell’alloggio che affittano”.

Indipendentemente da come vada, Thissera è orgoglioso di essere attore protagonista di questa iniziativa, perché – dice – è un segno reale di integrazione e lancia un messaggio positivo all’intera Italia (sono poche le città italiane ad avere un Consigliere aggiunto straniero)…e a tutto il mondo: “non vedo l’ora di tornare nello Sri Lanka e raccontare questa esperienza a tutti i miei concittadini che si ostinano a immaginare l’Italia solo come terra di mafia”

Così, dopo vent’anni si è finalmente concretizzato l’art.5 dello Statuto del Comune di Catania, che prevede la figura di un consigliere aggiunto extracomunitario.

Nota dolente: Amal Thissera ha dovuto sostenere un esame sulla Costituzione e sullo Statuto siciliano, cosa che ha provocato indignazione tra alcuni dei consiglieri.

“Trovo pienamente condivisibile che chiunque, italiano o straniero, viva nel nostro paese, specialmente se svolge funzioni istituzionali, debba conoscere la Costituzione e i principi fondamentali ai quali si ispira il nostro ordinamento. Ma siamo proprio sicuri che i consiglieri catanesi conoscano a menadito Costituzione e Statuto? E per esserne certi non occorrerebbe sottoporrre anche questi ad esame? Proprio questi principi, ed in particolar modo il principio di uguaglianza, ci impongono di non discriminare le persone sulla base della loro nazionalità” è il commento del consigliere Lanzafame in merito alla questione, parere pienamente condiviso anche dal collega Notarbartolo.

Amal Thissera ci rassicura che si sta già lavorando per eliminare questo esame in occasione delle prossime elezioni.

Argo

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