Forse è un po’ datata ma sempre gradevole e interessante anche come spaccato di un’ epoca.
“La ballata della piccola borghese” è una nuova, vecchia produzione di GiuFa, premiata ditta Ciccio Giuffrida/Gianni Famoso, due studiosi e cultori della musica popolare, e non solo, che hanno creato la sigla “Le canzoni di Giufà” perché Giufà è una maschera siciliana, ma sono … le sillabe iniziali dei loro cognomi.
Una produzione nuova nel senso che è stata immessa solo qualche giorno fa su Youtube, vecchia perché è nata nel lontano 1965.
Articoli correlati su argocatania.org
“La ballata – dicono Giuffrida e Famoso- è nata nel 1965, nello scontro tra l’oppressiva cappa di una borghesia arrivista e noiosa e i primi vagiti di un 68, prossimo, ma ancora quasi impensabile”.
Il testo è di Francesco (Ciccio) Giuffrida, la musica di Gianni Famoso; la voce di Grazia Malatino , altra voce e chitarra di Bruna D’Amico. Alle tastiere Pierluca Abramo. I disegni del video sono di Rita Cannatella
Avevamo una perla e la stiamo distruggendo. E’ la sanità pubblica. E’ il sistema sanitario…
Dopo aver sperimentato l’esaltante esperienza della concertazione per San Cristoforo, a cui si potrebbe aggiungere…
Riceviamo da Massimiano Aureli, coordinatore regionale dell’UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti), un contributo che,…
Su un'immagine di Mauro Biani le parole sempre attuali di Bertold Brecht
Riceviamo e pubblichiamo il messaggio di Andrea C., che ci segnala una nuova struttura commerciale…
Cari fratelli, buona sera. Con questa semplice ed amichevole espressione di saluto Jorge Bergoglio la…
View Comments
simpatico e divertente ma datato e un po'nostalgico.Bravo Gianni anche nella performance di compositore .
Non credo che il termine 'nostalgico' sia corretto: la canzone ha una data di nascita, il 1965, e a quella data vanno riportati i giudizi. Viene presentata oggi come un tassello del mosaico chiamato Storia e in cui i due autori erani immersi, subendo sollecitazioni e dando risposte spesso comprensibili - come credo in questo caso - solo col senno di poi. Nella ballata si respira un'aria da 68 ancora da venire, una sorta di preannucio che chi viveva quegli anni e quelle esperienze non riusciva a comprendere completamente. Cosa c'entra la nostalgia?
La ballata è stata usata qualche anno fa in uno spettacolo sul Cantacronache (1958-61) come 'effetto' a distanza di quella esperienza politico-canora. In questo senso non è nenache datata, ma ha una data. Nessuno pensa che possa rappresentare uno spaccato della realtà oggi.