Ne “I ragazzi di Pippo Fava” la narrazione va avanti su tre bande di linguaggi, filmati, fiction e testimonianze.
I video di repertorio di Pippo Fava restituiti principalmente dalle teche Rai, più un filmato
La fiction che segue i canali propri di questo genere, obbediente a suggestioni, a invenzioni e a fantasie.
Infine, due testimonianze, quella di due redattori de I siciliani, Claudio Fava, figlio di Pippo e l’altra, di Antonio Roccuzzo dal cui libro “Mentre l’orchestrina suonava Gelosia“ è stato tratto il film, del quale il giornalista ha curato, insieme a Gualtiero Peirce, la sceneggiatura.
E’ una storia esile quella del film, raccontata con smisurato orgoglio, con fiero senso di appartenenza ad una piccola élite, guidata da un grande, il direttore Pippo Fava.
Fanno parte della redazione del mensile “I siciliani“ i “carusi” di allora, Riccardo (Orioles), Rosario (Lanza), Claudio (Fava), Michele, Miki (Gambino), Elena (Brancati), Giusy , Antonio(Roccuzzo) e Carolin, giornalista tedesca e moglie di quest’ultimo nella realtà, e nella realtà apparsa solo una decina di anni dopo.
A dar loro volti e voci sono giovani attori siciliani tranne una, Karoline Comarella, una bolzanina che interpreta il ruolo di Carolin.
C’è molta vita di redazione, fino a notte e oltre; le notizie, le foto e l’invocazione e l’ostentazione della Verità quella con la V maiuscola. Amici più che redattori: niente contrasti, tantomeno scontri, in un’armonia magnifica e ….irreale. E poi, dopo il lavoro, ancora insieme, per una partita a Risiko, una bevuta o una spaghettata.
Meno presente nella fiction Pippo Fava. Nessun attore a impersonare lui che non c’è se non attraverso le parole dei ragazzi che lo citano, ne commentano gli interventi televisivi e lo adorano.
Ad assistere alla proiezione non c’era Claudio Fava. C’era, invece, Riccardo Orioles, felice di essere riuscito a dire “Si stampi” e a portare al Bellini la sera della prima, un nuovo numero de ‘I siciliani giovani‘, quasi 100 pagine , bianco-nero e colore, con le firme di molti dei carusi di Fava, più quelle di Caselli, di Dalla Chiesa e tante altre.
Lui Orioles, Pippo Fava lo chiama ancora e lo chiamerà sempre il direttore. E
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Io l'ho visto e mi è piaciuto molto. Mi ha colpito molto la figura di Pippo Fava e penso che persone come lui,con quello spirito dovrebbero essercene di più nella società di oggi:
Bravi Ragazzi di Fava!!!! Siete stati grandi!