La Boldrini a San Cristoforo, uno Stato più vicino?

Sono stati i ragazzi dell’orchestra sinfonica infantile Falcone e Borsellino ad accogliere la presidente della Camera Laura Boldrini nell’atrio della scuola Dusmet-Doria di via Case Sante, dove hanno suonato sotto la direzione del giovanissimo direttore venezuelano Victor Omobono, esperto del metodo Abreu.
Dopo lo stress dei cambiamenti di programma e della lunga attesa, hanno fatto sentire le note dei loro violini e dei loro strumenti a fiato, hanno ricevuto i complimenti di Boldrini, che si è soffermata a dialogare con loro, e delle autorità presenti e un caloroso applauso da parte di tutti.
Erano lì dalle tre del pomeriggio, con temperatura e umidità quasi tropicali, le camicie bianche rigate dal sudore, i visetti puliti ad esprimere l’emozione ma anche la soddisfazione di chi fa qualcosa di importante. E la loro presenza era davvero importante se è vero che, come la presidente ha poi ribadito, l’incontro di ieri pomeriggio è stato voluto e pensato come un’occasione per conoscere le realtà disagiate della città, per ascoltarne la voce e riportarne in sede parlamentare le esigenze.
Proprio questi ragazzini, anche quelli che ieri pomeriggio non hanno suonato perchè stanno ancora imparando, sono infatti la testimonianza di un possibile riscatto per chi vive in una situazione di deprivazione sociale. Sono ragazzi per i quali lo studio degli strumenti e della musica può rappresentare un cambiamento importante “nella gestione del tempo, nella nascita di nuovi interessi e di un nuovo linguaggio”.
Lo ha ricordato nel suo intervento il parroco della chiesa di San Cristoforo, Ezio Coco, che ospita nei locali della parrocchia le lezioni organizzate dalla fondazione La Città Invisibile, a cui si deve la costituzione e la cura dell’orchestra.
Una parrocchia che accoglie, dunque, nonostante i problemi derivanti dai locali inagibili, una parrocchia disponibe anche ad attività diverse da quelle tradizionali della catechesi, ripensata comunque per poter parlare ai bambini e agli adulti di questo quartiere difficile, citato nelle cronache soprattutto per la presenza della criminalità organizzata, lo spaccio di droga, la devianza minorile.
Perchè allora Boldrini si è limitata ad incontrare i rappresentanti delle associazioni nel contesto ‘separato’ di una scuola e non ha voluto percorrere le strade del quartiere, osservarne personalmente lo stato di abbandono, incontrarne i bambini, gli uomini, le donne, che avrebbero visto finalmente un politico che non va in giro in cerca di voti, ma per conoscere le condizioni di vita degli abitanti?
Lo ha chiesto polemicamente Salvo La Mendola a nome del GAPA, associazione che opera da tempo a San Cristoforo denunciando la presenza della mafia, l’assenza dello Stato e l’indifferenza delle amministrazioni che nel quartiere costruiscono piazze e impianti di illuminazione per poi abbandonarli al degrado e lasciarli senza manutenzione.
Ieri, alla Dusmet-Doria non ha risuonato solo la voce di San Cristoforo ma anche quella di san Berillo, attraverso Francesco Grasso in rappresentanza del ‘Comitato cittadini attivi’, quella delle donne per bocca di Anna Di Salvo de La Città Felice e quella delle vittime di tratta e di altri soprusi, di cui ha parlato Valentina Mantello dell’associazione Penelope.
E poi la scuola, la scuola con le sue esigenze da anni ignorate dalla politica che ne ha fatto oggetto di tagli che proprio in questi quartieri marginali hanno conseguenze disastrose. A causa di queste ‘decurtazioni’, le scuole hanno dovuto ridurre il tempo prolungato e le attività extra-currriculari, vale e dire le occasioni per coinvolgere i ragazzi in esperienze creative ed educative, sottraendoli alla strada e alla tentazione dell’illegalità. Lo hanno sottolineato il dirigente della scuola ospitante, Enzo Costanzo, e una docente, Barbara Messina, che da venticinque anni insegna in questo quartiere e ben ne conosce i problemi.
Le opportunità offerte dalla scuola, oltre che il più efficace strumento per combattere la dispersione scolastica, sono spesso, in questi contesti deprivati, uniche e irripetibili” ha ricordato “occasioni che nessun altro offrirà a questi bambini”.
Saranno solo belle parole quelle pronunciate dal sindaco Bianco e dalla presidente Boldrini a proposito della centralità dell’istruzione nel programma dell’amministrazione comunale e del governo nazionale?
Ci auguriamo di no e aspettiamo l’uno e l’altra alla prova dei fatti perchè il sistema di alleanze che entrambi hanno alle spalle non rassicura affatto.

Argo

View Comments

  • Già!...bell'articolo e...SPERIAMO!!!!
    (siamo sicuramente bravi e perseveranti in questo,dato che é l'unica cosa che ci resta!)

  • perchè non avete portato la Boldrini a Piazza Europa? Avrebbe potuto visitare i locali delle fognature ricavate nel sottosuolo. Una voce di quella fatta avrebbe potuto dare lustro alle lotte condotte dalle associazioni ambientaliste catanesi anche se non proprio tutte.

Recent Posts

Referendum 2025, cinque sì ai diritti

C'è chi andrà al mare e chi andrà al seggio ma non prenderà la scheda,…

14 ore ago

Catania, perchè gli amministratori che affossano la città non perdono il consenso?

Siamo abituati a vedere Catania e la Sicilia agli ultimi posti delle graduatorie nazionali relative…

3 giorni ago

Referendum, Sì al quarto quesito per una maggiore sicurezza sul lavoro

Sappiamo che il referendum abrogativo per cui si andrà a votare l’otto e nove giugno…

5 giorni ago

Le parole di Trantino, un discorso di odio e divisione in un momento di dolore

Facciamo nostra la rifessone di Antonio Fisichella sui recenti fatti di Ognina e sulle dichiarazioni…

7 giorni ago

Buon viaggio verso Gaza, Freedom Flotilla

Ti proteggerò se sarai ferito o morirai nel cuore di questo assedionel ventre della balenaA…

1 settimana ago

San Giovanni Li Cuti, da qui partirà, con Greta Thunberg, la Freedom Flotilla alla volta di Gaza

Secondo il premier israeliano Netanyahu la popolazione di Gaza non sta morendo di fame, non…

1 settimana ago