Firma subito contro gli F35

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Di petizioni da sottoscrivere siamo un po’ stanchi, anche perchè abbiamo perso la speranza che servano a qualcosa! Eppure in alcuni casi una firma può ancora essere efficace. Oggi o domani al Senato si voterà a favore o contro l’acquisto dei cacciabombardieri F 35, di cui Argo ha già parlato e che rappresentano un enorme spreco di denaro, particolarmente assurdo in un momento di crisi in cui vengono continuamente tagliati servizi essenziali, come la sanità e la scuola.
Sul sito avaaz.org sono state già raccolte più di 270.000 firme contro questo acquisto, ma c’è di più.

Ieri alcuni parlamentari del PD (pare che siano 18) si sono espressi contro la linea ‘ufficiale’ del partito, firmando una mozione presentata da Felice Casson e creando di fatto un fronte unitario con SEL, PSI e M5S, già contrari all’acquisto.
Basterebbe il voto contrario di altri 35 senatori per ottenere la maggioranza e vincere questa battaglia.
Noi cittadini possiamo esercitare una pressione

Il rischio che l’Italia sta correndo è quello di caricarsi di una spesa enorme e ingiustificata.
Con questi soldi (e non si tratta di pochi spiccioli), si potrebbero effettuare interventi a favore del lavoro, della sanità, della scuola, tutti settori essenziali che vengono trascurati perchè …non ci sono soldi.
Rischiamo anche di rimanere gli ultimi a garantire l’acquisto di veicoli che non ci servono mentre i governi di altri paesi, Canada, Danimarca, Norvegia, Olanda, Australia hanno già disdetto, in parte o in tutto, i loro ordini d’acquisto di questi cacciabombardieri, perchè troppo costosi e anche inaffidabili, che non funzionano come dovrebbe e che avranno bisogno di continui interventi correttivi, e quindi di altri costi…
Non si tratta di una notizia recente perchè se ne parla da alcuni anni, prospettando costi lievitati più del doppio (Leggi “In arrivo un bombardiere carico carico di guai“).
E poi, che ce ne facciamo di un “sistema d’arma da combattimento di nuova generazione, con uno spiccato orientamento per l’attacco aria-suolo”, soprattutto visto che nella nostra Costituzione c’è scritto (art. 11) che “L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”?
Il ministro Mauri ritiene tuttavia che questo acquisto sia necessario per garantire la sicurezza e assicurare la pace… Ma forse la verità è che gli interessi economici in gioco sono così grandi e pervasivi da aver condizionato, e continuare a condizionare, anche le scelte ‘militari’.

2 Comments

  1. Ho gia’firmato ed ho anche inviato un messaggio ai senatori PD, invitandoli ad usare soltanto il buonsenso.
    Siamo sgovernati (sgovernati non e’ quasta volta un errore) da persone di una tale chiusura mentale, grossolanita’, incontrollabile rapacita’,e pericolosita’, che dobbiamo imparare a crescere noi ed a provare in tutti i modi possibili di bloccare la distruzione dell’Italia ed il sovvertimento dei valori etici, ideologici, sociali, culturali che stanno portando avanti.

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