Non potendo più fruire della bellissima cornice del Monastero dei Benedettini, interdetto per lavori di restauro, troverà una collocazione, ma solo in estate, nel giardino dell’istituto Ardizzone Gioeni. E poi ancora una peregrinazione, la ricerca di un altro luogo in cui montare ” le tende”.
L’equobiomercato ‘A Fera Bio si realizza a Catania, dall’ottobre 2003, ogni seconda domenica del mese; vi partecipano una cinquantina di espositori tra produttori agricoli biologici, artigiani e associazioni di solidarietà. Tra uno stand e un banchetto non sono mancati nemmeno musica dal vivo, degustazioni, iniziative di sensibilizzazione sui temi del biologico e del naturale. Unico neo, i prezzi piuttosto elevati, forse non sempre giustificati e comunque non alla portata di tutte le famiglie.
Il mercatino, gestito dall’Associazione ‘A Fera Bio, non è nuovo a spostamenti, traslochi e pellegrinaggi. Inizialmente è stato ospitato nel cortile della Chiesa Valdese ; poi si è spostato negli spazi verdi dell’Istituto di Istruzione Superiore Filippo Eredia, una scuola per i professionisti del settore agroalimentare. Successivamente è stata la volta dell’Istituto per Ciechi Ardizzone Gioeni e, negli ultimi due anni, grazie a una convenzione con l’Università degli Studi di Catania e alla collaborazione con l’Associazione Officine Culturali (che gestisce le visite guidate al Monastero e altre iniziative per la valorizzazione dello storico edificio), è stato accolto anche di sera nel cortile esterno dell’ex Monastero dei Benedettini.
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Ma il Monastero, da giugno oggetto di lavori di ristrutturazione, non potrà più accogliere tutte le attività esterne alla Facoltà; per gli stand, gli espositori e gli acquirenti è inevitabile l’ennesimo “trasloco”.
Le tre edizioni estive della “ ‘A Fera Bio cco scuru” si svolgeranno nel Giardino e nel Chiostro dell’Istituto Ardizzone Gioieni, in via Etnea 595, dalle ore19.00 alle ore 23.00 nei seguenti giorni
Da ottobre, però, e proprio in occasione del decennale si prospetta un futuro incerto. ‘A Fera Bio dovrà cercare una nuova ubicazione. Che dovrà essere trovata visto che gli organizzatori vogliono proseguire coniugando insieme, come sempre, cultura e coltura.
“Perché – dicono- ‘A Fera Bio è sì un mercatino per la promozione e vendita di prodotti agricoli biologici e locali, ma è soprattutto uno spazio di conoscenza e diffusione di pratiche di sostenibilità ambientale. In questi dieci anni abbiamo cercato di sviluppare e qualificare la filiera corta biologica siciliana, attraverso modalità diverse che vanno dagli spacci aziendali ai farmers’ market, ai gruppi d’offerta, appoggiando la nascita dell’iniziativa anche a Messina (prima domenica del mese) e a Palermo (terza domenica del mese).
Con l’obiettivo di valorizzare la straordinaria molteplicità e bontà dei prodotti biologici siciliani, e
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il cortile platamone potrebbe essere uno spazio adatto per un appuntamento ormai fondamentale per la città... sarebbe doveroso per l'amministrazione comunale affidarlo settimanalmente e gratuitamente alla fera bio