Eppure, come sottolinea Ignazio Marino (Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale), “grazie a farmaci sempre più efficaci, la speranza di vita di un sieropositivo è pari a quella di una persona sana, tuttavia molte diagnosi arrivano a malattia avanzata e il problema resta l’accesso al test per l’Hiv”.
Occorre invertire la rotta, riprendere il lavoro di informazione e formazione, innanzitutto nelle scuole, ribadire che non ci sono categorie, ma comportamenti a rischio.
Un’attenzione particolare deve essere rivolta verso le persone che non sanno di avere l’infezione: il ritardo dell’intervento, in questo caso, favorisce, infatti, l’insorgere di gravi patologie legate all’AIDS, che caratterizzano lo stato avanzato della malattia.
Il progetto è coordinato dall’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive L. Spallanzani, collaborano: Fondazione San Raffaele Milano, LILA, Anlaids, Arcigay, Caritas, Circolo Mario Mieli, CNCA, Forum AIDS Italia. Insieme al test, gli operatori presenti (tra i quali ci sarà sempre un medico) forniranno informazioni su come proteggersi dalle infezioni.
Le persone che risulteranno “preliminarmente positive” verranno indirizzate, all’interno di un percorso agevolato, verso i centri specializzati dove dovrà essere effettuato un test di conferma. Ovviamente, sarà garantito a tutti l’anonimato.
A Catania il test salivare si effettua presso la sede della LILA (via C. Finocchiaro Aprile, 160) il giovedì dalle 17,00 alle 19,00 e il sabato dalle 11,00 alle 13,30. Chi volesse maggiori informazioni può telefonare allo 095/551017 il lunedi, mercoledì e venerdì dalle 17,00 alle 19,30.
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