“I siciliani sappiano – afferma il
Non siamo ancora alla parola fine, chissà quanti altri ‘colpi di coda’ dovremo aspettarci, ma chi, a Niscemi e in Sicilia, con impegno e tenacia ha continuato a battersi contro il famigerato sistema satellitare oggi ha più di un motivo per essere soddisfatto.
Anche perché le chiare affermazioni e gli impegni assunti da Crocetta sconfessano il governo dimissionario dei Professori che, attraverso la ministra Cancellieri, aveva definito il MUOS un “sito di interesse strategico per la sicurezza nazionale e degli alleati” aggiungendo che non sarebbero stati tollerati “comportamenti che impediscano l’attuazione delle esigenze di difesa nazionale”.
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Per la Ministra, evidentemente, poco vale che quei manifestanti esprimano con le loro azioni la volontà di larga parte della popolazione, é più importante tenere fede agli impegni con il governo statunitense, presi a suo tempo da La Russa e Lombardo.
Che da tali impegni scaturiscano gravissimi danni alla salute, pericoli per il traffico aereo civile e la definitiva trasformazione della Sicilia in un’immensa ‘portaerei’ per la Cancellieri é, evidentemente, il giusto prezzo da pagare.
E così, nonostante l’Assemblea Regionale Siciliana si fosse pronunciata all’unanimità per fermare i lavori, nella notte fra il 10 e l’11 centinaia di poliziotti e carabinieri, in tenuta antisommossa,
Se con questa prova di forza il governo sperava di proseguire senza ulteriori intoppi verso l’ultimazione dei lavori, sembra, sentendo le parole di Crocetta, aver sbagliato clamorosamente i calcoli.
La realtà dà, invece, ragione ai NoMuos che, nonostante la ‘sconfitta notturna’, avevano scritto: “Il coordinamento regionale dei comitati NoMuos precisa che l’entrata delle gru, funzionali al completamento della costruzione delle antenne paraboliche, non rappresenta una sconfitta ma l’inizio di una nuova lotta ancor piú determinata e incisiva”.
La revoca dei lavori non è stata ancora ottenuta, ma siamo sicuri che chi in
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