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Monte Po, una fontanella per il campetto recuperato

Nessuno potrebbe contestare l’utilità, di una fontanella collocata nei pressi di un campo di calcio. A Monte Po, i ragazzi del quartiere -che giocano nel campetto da loro stessi ristrutturato- la desideravano da tempo. Adesso hanno potuto realizzare il loro sogno grazie all’aiuto economico offerto da Addiopizzo,
Continua quindi l’attività di questo gruppo di giovani che, attorno all’uso e alla gestione del campo, hanno imparato ad essere protagonisti e ad organizzarsi nel rispetto delle regole.
Come Argo ha già raccontato, hanno infatti allestito per due volte una tenda di oggetti riutilizzabili, secondo lo stile di Mani Tese, i cui volontari da dieci anni operano nel quartiere. Così hanno raccolto i fondi sia per la ristrutturazione del campo sia per la sua manutenzione (quella, per intenderci, che spetterebbe al Comune e non viene mai fatta).

Questa volta, accanto alla tradizionale collaborazione di Mani Tese Sicilia, c’è stato l’intervento di un’altra realtà associativa, AddioPizzo, che -per premiare l’impegno di legalità e di solidarietà con il quartiere portato avanti dai ragazzi- ha devoluto a loro favore la somma di 400 euro, derivanti da una lotteria organizzata per Pasqua.
Ben felici del dono, i giovani di Monte Po si sono fatti i conti e, tra i lavori necessari per migliorare la fruibilità del campo (copertura superiore, impianto di illuminazione e installazione di una fontanella), hanno deciso di realizzare quest’ultima.
Lavorando nel pieno rispetto delle norme, hanno chiesto innanzi tutto al Comune le necessarie autorizzazioni e l’installazione di un contatore dell’acqua, per avere il quale hanno dovuto attendere cinque mesi, e hanno poi acquistato i materiali per la realizzazione dell’impianto idrico e per l’installazione della fontana stessa. I lavori sono stati eseguiti da un tecnico del quartiere, che ha offerto la propria professionalità a costo zero, assistito da alcuni ragazzi tra i 14 e i 16 anni.
Un lavoro collettivo, come sempre. Persino l’altezza della fontana e l’individuazione del punto di scarico sono stati discussi insieme.
“L’opera che è stata realizzata è adesso un bene comune per il quartiere. Per averla non è stato necessario ringraziare nessun uomo politico o barattare il proprio voto o quello dei propri genitori” ci dice Lorenzo Valastro, il più attivo tra i volontari di Mani Tese. E continua scherzando: “nonostante le male lingue, la fontana è in piedi ancora dopo 20 giorni (l’inaugurazione è avvenuta, infatti, l’11 ottobre). Stiamo studiando gli ultimi interventi per perfezionare l’impianto”.
Intanto, per festeggiare i dieci anni di presenza di Mani Tese a Monte Po, dopo i laboratori creativi e il “giardinaggio d’assalto” realizzati a giugno, è prevista una seconda fase di iniziative. In programma uno spettacolo teatrale e alcune manifestazioni sportive, tra cui una gara podistica e un torneo di calcio, che si concluderanno il prossimo 18 novembre, le Montepiadi.

Argo

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