“Non ci avrete mai come volete voi”,
Cresce nei giovani non solo il disagio per la mancanza di prospettive, ma anche la consapevolezza delle scelte pericolose che questo governo, sulla falsariga del precedente, sta facendo sulla scuola.
Presentato nel 2008 e ripreso dal ministro Profumo, questo disegno di legge punta a trasformare la scuola in un’azienda, governata da un consiglio di amministrazione (consiglio dell’autonomia), di cui fanno parte, oltre al dirigente scolastico, ai docenti, genitori e studenti, due esponenti provenienti dalle “realtà culturali, sociali, produttive, professionali del territorio” .
Insomma una scuola sempre meno pubblica (statale) e nella quale, in nome dell’autonomia e dell’efficienza, si aprono le porte a “risorse esterne”, che non potranno che condizionarla. Visto che “le Autonomie scolastiche possono ricevere contributi da fondazioni finalizzati al sostegno economico della loro attività, per il raggiungimento degli obiettivi strategici indicati nel piano dell’offerta formativa e per l’innalzamento degli standard di competenza dei singoli studenti e della qualità complessiva dell’istituzione scolastica”.
Gli studenti si preoccupano dello spazio che, nella scuola modello Aprea, nella quale verranno abrogati gli organi collegiali, sarà
E se i docenti protestano soprattutto per i tagli e il precariato, si tratta di diverse facce di un’unica medaglia. La scuola non viene considerata un punto di forza per la crescita del paese Italia. Proprio sulla scuola non si può e non si deve risparmiare, perchè è qui che si creano le basi del
Leggi il testo integrale della proposta di legge Aprea
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