I racconti trattano temi di scottante attualità, anche quello che rievoca la drammatica situazione vissuta dagli oppositori della dittatura che insanguinò l’Argentina tra il 1976 e il 1983. Una giovane coppia, lei in attesa di un figlio, fugge dalla dittatura in direzione del Paraguay. Vengono fermati all’ultimo posto di blocco e separati. Dopo sette mesi la ragazza partorisce una bambina che le viene sottratta. Della neonata, che ha potuto vedere solo per poco, le resta una ciocca di capelli. Ritroviamo la madre, ormai adulta, sulla “plaza de Majo” a Buenos Aires, col fazzoletto bianco in testa, insieme ad altre madri e nonne di “desaparecidos”.
Della complessa problematica vissuta da questi giovani quando scoprono non solo di non essere figli di quelli che consideravano i propri genitori,
Alle “madri di piazza di maggio” Raniero La Valle ha dedicato un capitolo del suo libro,” Questo nostro Novecento“, presentato a Catania nello scorso mese di gennaio. Leggi il testo del capitolo in pdf.
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