Ma cominciamo dall’inizio. Durissima la selezione. Dei 5000 che si sono presentati a Roma per la prima prova scritta, solo 343 hanno avuto accesso all’orale, dopo aver superato le tre prove scritte previste. E solo 325 hanno superato anche l’orale, che verteva su 18 materie. A dimostrazione della durezza delle prove, come altre volte è accaduto, il numero dei vincitori è stato inferiore al numero dei posti banditi (350) e non certo per mancanza di concorrenti, tutti già in possesso non solo della laurea ma anche di ulteriori titoli.
La storia però non finisce qui, anzi proprio da questo momento comincia una incredibile odissea…
I 325, soddisfatti della vittoria, a partire da dicembre 2011 aspettano da un momento all’altro l’assunzione. All’inizio di gennaio 2012 arriva dal Ministero anche l’invito ad eliminare eventuali incompatibilità lavorative. Qualcuno quindi lascia il lavoro che sta svolgendo o, se non sta ancora lavorando, non si mette alla ricerca. Appena sarà approvata la graduatoria, si procederà alle nomine e comincerà il tirocinio, un periodo di affiancamento, in diversi settori, a magistrati esperti per acquisire le competenze essenziali all’assunzione di un ruolo autonomo.
Evidentemente lo stesso ministro non è ancora al corrente del “regalo” lasciato in eredità dal precedente governo che, nel luglio 2011, con la legge di “stabilizzazione finanziaria”, aveva subordinato le nuove assunzioni di magistrati alla creazione di un Fondo mai istituito! (art.37, comma 11 della legge 111 del 15 luglio 2011)
Si rivelano quindi fondate le voci, sempre più insistenti, di assenza di copertura finanziaria e vana l’attesa impaziente delle nomine. Ma come mai l’inghippo è venuto fuori proprio al momento del completamento della procedura di assunzione? dove erano i dirigenti del Ministero e dove i magistrati del CSM, l’organo di autogoverno?
Anche dietro sollecitazione dell’Associazione Nazionale Magistrati, che si è occupata della vicenda, il governo presenta un emendamento finalizzato alla assunzione dei vincitori del concorso, che viene inserito nel decreto Milleproproghe. Al Senato, tuttavia, questo emendamento viene dichiarato inammissibile per estraneità della materia. Non si vogliono più “decreti omnibus” in cui infilare di tutto e di più. E questo ci sta bene, ma per i giovani vincitori è un’altra sconfitta e un ulteriore rinvio.
Interviene anche il Presidente del Senato, Renato Schifani. L’inammissibilità è stata determinata da questioni di carattere tecnico, dichiara. E si impegna a vigilare “affinché l’emendamento in questione possa essere riproposto, nel più breve tempo possibile, in occasione del primo decreto compatibile in materia”
La norma che riguarda i vincitori del concorso è abbastanza farraginosa e richiede:
E non è tutto, perchè poi dovranno seguire i provvedimenti “classici”:
La soluzione comunque è stata trovata e cresce la speranza dell’assunzione “a breve”…
Ad oggi, tuttavia, neanche il primo step della lunga procedura è stato portato a termine!
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