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CGIL Librino, buio e altri disservizi nel quartiere


 
 

COMUNICATO STAMPA

 
 
Finalmente è Primavera! Le giornate si allungano e a fine mese arriverà l’ora legale… già legale!
Eh si, per fortuna arriva la legalità, ma non vi preoccupate… si sposta solo l’orologio di un’ora, può sembrare una semplice formalità ma per gli abitanti di Librino non lo è.
Da anni ormai, a singhiozzo, Librino dopo il tramonto diventa terra straniera, anche per chi straniero non è, la gente si chiude in casa e quando rientra con la propria auto dopo una lunga giornata di lavoro sta attenta. Attenta a non investire niente e nessuno, quanto meno gli esseri viventi, o, come è capitato, sta attenta che dai cavalcavia, dei poco di buono non lancino pietre, che solo nella migliore delle ipotesi rovinerebbero il parabrezza. Chi rientra con i mezzi pubblici invece è munito di torcia, per non cadere, per controllare che non ci sia qualche rapinatore, e spesso fa il percorso al telefono con un familiare, per sentirsi più sicuro.
Manifestazioni, denuncie, lettere al giornale, al Sindaco, al Prefetto! Niente.
La Risposta? “Hanno rubato i fili di rame”.
E allora? Quanto tempo ancora per ripristinare la luce? Forse per risparmiare nel frattempo le bollette dell’ENEL? Si aspetta forse la vigilia delle elezioni?
Viene imposto, giustamente, di gettare i rifiuti all’ora stabilita, dalle 17,30, per dare un segno di civiltà, per uniformarci alle città più virtuose, altrimenti si viene multati.
Ma è civiltà mantenere un intero quartiere al buio da quasi un anno? E’ civiltà non dare risposte alla gente che paga regolarmente le tasse e che in cambio non ha alcun servizio?
E’ segno di civiltà non avere vigili urbani in un quartiere di quasi 70 mila abitanti?
Perché questo accanimento verso un quartiere già abbastanza segnato dall’indifferenza dell’amministrazione?
Il sindaco aveva garantito la risoluzione del problema entro febbraio, ma forse non si riferiva a quest’anno…
Gorge Bernard Shaw diceva che l’indifferenza è il peggior peccato contro i nostri simili, l’essenza della disumanità.
Faccio appello agli amministratori pubblici affinché smettano di essere “disumani” e di trattare ancora i Librinesi con indifferenza….. in fondo i voti si raccolgono qui, o no?
Catania, 20/03/2012
Sara Fagone
CGIL LIBRINO
 
 
 

Argo

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