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Cangemi (FdS), i droni a Sigonella accrescono i rischi per il traffico aereo civile


 

COMUNICATO STAMPA

 
 
In una conferenza stampa stamattina Luca Cangemi del coordinamento nazionale della Federazione della Sinistra, ha denunciato i gravi rischi cui le attività della base di Sigonella espongono il traffico aereo civile, in particolare quello che fa perno sull’aeroporto di Catania.
La scelta di Sigonella come centro di comando e di controllo del nuovo sistema di sorveglianza terrestre, l’AGS, che rende la base in territorio siciliano la capitale mondiale dei droni, gli aerei senza pilota, desta una grande preoccupazione perché sempre più trasforma il nostro territorio in una piattaforma armata per gli interventi aggressivi degli USA. Il nostro governo dimostra ancora una volta il suo servilismo, tanto più inaccettabile in fase in cui si minacciano interventi in Iran, Siria, Africa-ha dichiarato Cangemi.
Intanto si accentuano rischi, disagi e pesanti ricadute economiche sul traffico aereo che fa perno sull’aeroporto di Catania.
La base di Sigonella rappresenta da sempre un tappo allo sviluppo dello scalo di Fontanarossa. Basti pensare come l’assurda dipendenza del volo civile dal radar militare di Sigonella diminuisca i voli possibili, esponga a rischi e ritardi, subordini il traffico aereo civile, decisivo per lo sviluppo economico, alle esigenze militari.
I droni rappresentano un altro colpo alla sicurezza dei cieli. Gli aerei senza pilota, Global Hawk e Predator non sono certo sconosciuti a Sigonella, anzi sono una presenza consueta, come ha denunciato più volte il giornalista Antonio Mazzeo. Un recente NOTAM, (Notice To AirMen) segnala attività di velivoli militari senza pilota nel periodo tra ottobre e gennaio.
Tutto ciò non è senza conseguenze da quelle note (ritardi, aerei costretti a rimanere in volteggiare in attesa dell’autorizzazione ad atterrare con conseguente spreco di carburante) a quelle immaginabili (rischi d’incidenti e inquinamento). Con l’ultima decisione dei vertici militari Usa e Nato la situazione diventerà insostenibile.
Del resto il governo spagnolo ha rifiutato la possibilità di concedere il territorio di Zaragoza perché la vicinanza all’aeroporto della città” poteva generare restrizioni al traffico, saturazione nello spazio aereo e problemi durante gli atterraggi e i decolli”. Perché la Spagna difende i propri cittadini e l’Italia no? Lo stesso allora comandante italiano della base aveva affermato nel 2008, nel corso di una visita parlamentare, che la gestione dei Global Hawk non è compatibile col traffico del vicino aeroporto di Fontanarossa.
Di fronte a questa inquietante prospettiva è necessaria una forte mobilitazione che fermi i progetti di guerra, tuteli il territorio e i cittadini e riproponga l’obiettivo della fine delle servitù militari, della riconversione civile della base di Sigonella, come traguardo strategico per lo sviluppo economico e sociale della Sicilia che può avvenire solo con l’assunzione di un ruolo di pace e cooperazione, ha concluso Cangemi.
Catania, 11/02/12

Argo

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