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Il ricordo di Maria Grazia Cutuli tra commemorazione e passerelle

C’è sempre meno Maria Grazia e sempre più Corriere della sera, Comune di Catania, Kore e via “istituzionando”… nel ricordo annuale della scomparsa in Afghanistan  della giornalista Maria Grazia Cutuli. Anche quest’anno, soprattutto quest’anno, nel decimo anniversario dalla morte, si sono moltiplicate le iniziative.
Nell’aula magna del liceo Cutelli è stato presentato un video dedicato alla giornalista scomparsa in Afghanistan il 19 novembre del 2001. L’Università Kore di Enna insieme alle altre tre università siciliane è stata partner del premio internazionale intestato a Maria Grazia, giunto quest’anno alla settima edizione. Premiate da una giuria presieduta dal direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli,  tre tesi di laurea sui temi del giornalismo internazionale.
Sicuramente meritevoli i premiati nel corso della serata presentata dal giornalista Rai Franco Di Mare al teatro Massimo Bellini: Angela Rodicio, corrispondente della televisione spagnola Tve, vincitrice del premio Internazionale Maria Grazia Cutuli, per la stampa estera,  i cronisti rapiti e poi liberati in Libia lo scorso agosto, vincitori della sezione stampa italiana: Claudio Monici, dell’Avvenire, Domenico Quirico, della Stampa, Elisabetta Rosaspina e Giuseppe Sarcina, del Corriere della Sera. Un riconoscimento anche il fotoreporter catanese Fabrizio Villa come miglior giornalista siciliano emergente.
Il Comune di Catania ha poi intitolato alla giornalista il Largo all’incrocio tra via Asiago e via Messina che adesso si chiama Largo Maria Grazia Cutuli. A scoprire la targa è stato proprio lui, il sindaco “occhi di ghiaccio”, Raffaele Stancanelli.
Chissà perchè ma si ha quasi la sensazione di vedere la figura di Maria Grazia sfumare dietro tutto questo minuetto di convenevoli, sorrisi, accordi, intese. Sembrano passerelle, red carpet per attori consumati di film già visti. Grande assente, Agata, la mamma di Maria Grazia, ormai troppo vecchia e stanca per partecipare alla kermesse. Nasce dentro una grande nostalgia per le prime edizioni del premio dal sapore semplice, quasi casalingo.  Un ricordo per tutti, quello dell’abbraccio tra la mamma di Maria Grazia e Giovanna Botteri, la bravissima inviata della Rai che fu la prima a ricevere il premio.

Argo

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