Tantissimi in tutta Italia, migliaia a Catania, il 7 ottobre gli studenti hanno partecipato in modo straordinario alla giornata nazionale di mobilitazione per dire no ai tagli all’istruzione e alla cultura, per dire che il debito non deve essere pagato da chi subisce la crisi, ma, soprattutto, per rivendicare il “diritto al futuro”, a fronte di un presente drammaticamente contrassegnato da incertezza e precarietà.
A Catania il corteo, indetto dal Movimento Studentesco Catanese e dai Collettivi delle scuole secondarie superiori, si è concluso in piazza Dante con un’assemblea aperta che ha deciso di organizzare il 15 ottobre, data scelta -su proposta degli Indignados spagnoli- per la mobilitazione europea contro Governi e Banche, assemblee e autogestioni all’interno delle scuole superiori per riflettere sulla crisi e solidarizzare con i cortei che quel giorno attraverseranno molte capitali europee.
3660 metri di lunghezza, una campata sospesa di 3.300 metri, piloni alti 400 metri, un…
In un video di 4 minuti, Antonio De Luca ci porta con sé, oltre i…
Che ci siano differenze tra Nord e Sud, e in genere tra le Regioni italiane,…
Rispetto al 2015 nulla è cambiato. Le morti sul lavoro sono anzi cresciute. Non dimentichiamo…
Lotta ai trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, piano Mattei, aiutiamoli a…
Il travolgente sviluppo edilizio che contrassegnò la Catania degli anni cinquanta fece delle vittime illustri,…