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Democrazia e diritti sindacali in un Liceo catanese

Una conferenza stampa convocata ieri dai Cobas-Scuola ha dato notizia della conclusione di un lungo contenzioso che ha visto, nel precedente anno scolastico, la R.S.U. del liceo scientifico Boggio Lera di Catania battersi per ottenere una corretta contrattazione di istituto.
Il Giudice del Lavoro di Catania, infatti, nel procedimento intentato dai Cobas – Comitati di base della scuola, assistiti dall’avv. Antonio Leonardi, contro il Dirigente Scolastico dell’istituto, prof. Giovanni Torrisi, ha decretato che la condotta tenuta dal Dirigente Scolastico dell’istituto ha carattere antisindacale e ha disposto la cessazione della stessa e la rimozione di ogni effetto conseguente.
Gli esponenti sindacali hanno voluto riaffermare, più in generale, che la difesa dei diritti e della democrazia nei luoghi di lavoro, e in particolare nella scuola, è un modo concreto per rimettere in discussione quella che ritengono la ‘controriforma Gelmini’ e le sue conseguenze devastanti.
E’ stato ricordato, infatti, che dal 2008 sono stati tagliati ben 130.000 posti di lavoro e che, solo negli ultimi tre anni, i finanziamenti alle scuole sono diminuiti di 8 miliardi, mentre si è registrato un notevole aumento del numero di alunni per classe soprattutto nella scuola dell’obbligo, con evidenti conseguenze sulla qualità del lavoro e sulla sicurezza.
Il Giudice non si è limitato a indicare analiticamente tutte le violazioni poste in essere dal Dirigente Scolastico, che hanno “svuotato” di molti contenuti essenziali la trattativa, ma è intervenuto anche rispetto alle sanzioni disciplinari dallo stesso comminate a due rappresentanti, su tre, della R.S.U., i docenti Antonino De Cristofaro e Barbara Crivelli.
Questi provvedimenti erano già stati ritenuti inaccettabili dall’assemblea sindacale di tutti i lavoratori del Boggio Lera, che, a suo tempo, aveva deciso di interrompere le trattative e devolvere una parte della somma residua non utilizzata per coprire le spese che i due rappresentanti avrebbero dovuto sostenere per difendersi nelle sedi legali.
Scrive a questo proposito il Giudice “deve ritenersi antisindacale la condotta posta in essere dal Dirigente scolastico avente ad oggetto l’adozione di provvedimenti disciplinari nei confronti dei docenti componenti della RSU per fatti relativi all’esercizio dei diritti sindacali […] Da ciò discende l’illegittimità dei provvedimenti disciplinari adottati”.
Una vittoria importante in una scuola che si è caratterizzata, nel corso degli anni, come un importante laboratorio in difesa della democrazia e della centralità dell’istruzione pubblica. Così è stato nel passato (ai tempi del concorsaccio), così è oggi in opposizione alle devastanti politiche Gelmini – Tremonti.
Sciopero degli scrutini (con la creazione del fondo di solidarietà fra i colleghi), rifiuto dei test Invalsi, blocco dei viaggi di istruzione sono state alcune delle forme di lotta approvate dai docenti dell’Istituto quasi all’unanimità.
Inoltre, il Boggio Lera è l’unica scuola nella provincia di Catania in cui il Collegio Docenti elegge al proprio interno due collaboratori del Preside, in aggiunta ai due designati da quest’ultimo.
Di più, il Boggio Lera ha dato una spinta decisiva per la costituzione del Coordinamento in difesa della scuola pubblica statale di Catania che, a tutt’oggi, è un punto di riferimento essenziale per tutti coloro che hanno a cuore la scuola della Costituzione.
Il successo ottenuto alle ultime elezioni della R.S.U. (tenutesi nel 2010), nelle quali, su 165 votanti, i Cobas hanno ottenuto 62 voti, a fonte dei 34 della CGIL, e dei 25 UIL e Gilda, sembra dimostrare che l’impegno per la difesa della democrazia nei luoghi di lavoro e la riaffermazione che la scuola deve essere luogo di cultura e partecipazione se vuole essere autorevole e non banalmente autoritaria, sono principi condivisi da una significativa maggioranza dei lavoratori della scuola.
Leggi la sentenza del giudice del lavoro

Argo

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