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Sanità, storia tragicomica di un'agenda e di una mammografia

Stavolta non si tratta di tragedia ma di farsa. Non è uno di quei casi di malasanità in cui ci sono vittime. Ed è, inoltre, della serie “tutto bene quel che finisce bene”. E’ la storia di un’agenda, un’agenda preziosa e rara, e di una mammografia a lungo sospirata. La storia comincia da lontano, quando la signora A. M. chiama il reparto di Diagnostica senologica dell’ospedale Garibaldi-Nesima. Ad una certa età sono consigliabili controlli periodici. Ma per le mammografie le liste d’attesa sono lunghe e brutte quanto la fame, la miseria e la morte. Le finanze della signora sono tali da consentirle di ricorrere ad una visita intra moenia, vale a dire privata anche se erogata all’interno dell’ospedale. Per queste le liste d’attesa sono solo di mesi. Inizia da qui, dunque, il calvario telefonico. A.M. comincia a telefonare. Tralasciamo le telefonate senza risposta e quelle col tu-tu dell’occupato. Ad un certo punto all’altro capo del telefono si materializza una voce. La signora comunica la sua richiesta, una visita con la dottoressa di cui si fida e una mammografia.
“Impossibile” – le viene risposto – non abbiamo l’agenda sulla quale registrare le prenotazioni e ad annotarle su un taccuino andrebbero perse. Richiami tra una settimana”. Le settimane passano, le telefonate si susseguono ma la risposta è sempre la stessa: “Richiami; non abbiamo ancora l’agenda” . Ad A.M. viene il dubbio che questa agenda sia talmente speciale da essere rarissima e introvabile. All’ennesima telefonata trova il coraggio di chiedere quali siano le caratteristiche del prezioso manufatto. Forse si tratta di caselle particolari nelle quali inserire dati e anamnesi delle pazienti o chissà quale altra burocratica diavoleria.
“Ma no, è un’agenda normale ma aspettiamo che ce la regali un rappresentante farmaceutico che tarda a venire”. Niente di speciale, dunque. A.M. tira un respiro di sollievo. Esce di corsa. Va da Buffetti. Acquista una bella agenda rossa (rosso apotropaico, non si sa mai) e con questa si fionda nel reparto di senologia. “Eccola la vostra agenda – dice trionfante- e adesso, prego, mi prenoti visita e mammografia”.

Argo

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