Categories: CinemaCulturaMusica

La voce di Rosa

“Voce di donna che grida nel deserto, scrive Maria Grosso. Voce che culla, che nutre, che consola. Voce che raschia, che attraversa pietra”. Stiamo parlando di Rosa Balistreri, cuntastorie e cantastorie siciliana, alla cui vicenda, personale e artistica, Nello Correale ha dedicato il documentario ‘La voce di Rosa’, presentato in anteprima all’ultimo Taormina Film Festival.
Un lavoro che ricostruisce il percorso esistenziale dell’artista. Caratterizzato, come sintetizza Grosso, da un’infanzia poverissima, un ambiente (era nata a Licata nel 1927) duro e difficile per una donna: le violenze del padre alla madre, quelle subite dal marito anche quando era incinta, il tentato uxoricidio, la fuga a Firenze, le molestie del prete presso cui lavorava come sacrestana, l’assassinio della sorella da parte del cognato. Sino all’incontro con Buttitta e alla scelta di ‘cantare al mondo’.
“Il canto era il suo pane e cantava per se stessa. Canti di protesta? N’aiu a milioni, diceva”. Correale documenta la ribellione di Rosa contro il potere maschile in tutte le sue forme (padre, marito, chiesa), ma coglie, anche, la giocosità dell’artista, il suo senso ironico della vita, la disponibilità verso gli altri. Insomma, la sua energia multiforme.
Un’energia che, nella musica, ha trovato il ‘varco’ per venire fuori e come tale viene recepita, visto che, nonostante una presenza ridotta nei circuiti tradizionali, ancora oggi (morì nel ’90) da varie parti del mondo si esprime grande interesse per la sua produzione, che sarebbe certamente riduttivo definire musica popolare.
“Amo i film di linguaggio – dice Correale- ma in questo caso ho scelto di fare un film col desiderio che sia strumento di una presa di coscienza. [Rosa è] come una di quelle piante grasse in certe zone arse della Sicilia: piccole, le foglie sparute, a distanza si nascondono dietro le dune e quasi non le vedi, ma se provi a staccarle, ti accorgi che hanno radici profondissime, coriacee, invincibili”.
Tratto da: Maria Grosso, Alias-Il Manifesto, n° 29, 23.07.2011
Guarda (e ascolta) su Argocatania.org Mi votu e mi rivotu

Argo

Recent Posts

ASP Catania, quando pagare il ticket è una mission impossible

Avevamo una perla e la stiamo distruggendo. E’ la sanità pubblica. E’ il sistema sanitario…

12 ore ago

Il PUG e il nuovo ‘pacco’ della partecipazione dei cittadini.

Dopo aver sperimentato l’esaltante esperienza della concertazione per San Cristoforo, a cui si potrebbe aggiungere…

2 giorni ago

25 aprile e lutto nazionale, viviamo in uno Stato laico?

Riceviamo da Massimiano Aureli, coordinatore regionale dell’UAAR (Unione Atei e Agnostici Razionalisti), un contributo che,…

4 giorni ago

25 aprile 2025

Su un'immagine di Mauro Biani le parole sempre attuali di Bertold Brecht

5 giorni ago

Una piazza Borgo (Cavour) da bere?

Riceviamo e pubblichiamo il messaggio di Andrea C., che ci segnala una nuova struttura commerciale…

1 settimana ago

Cari fratelli, buona sera.

Cari fratelli, buona sera. Con questa semplice ed amichevole espressione di saluto Jorge Bergoglio la…

1 settimana ago