Siamo nel ’55. Stavolta il regista palermitano Vittorio De Seta punta l’obiettivo sulle feste di Pasqua in Sicilia, su tre paesi in particolare San Fratello, Delia ed Aidone.
A San Fratello si scatenano i Giudii, che impersonano il male, il diavolo. Impazzano per tre giorni con scherzi irriverenti e dispetti, indossando i loro antichi, variopinti costumi- la maschera a coprire il volto – suonando le loro trombette fino alla domenica di Pasqua quando la Madonna, incontrando Cristo, mette in fuga le forze del male. A Delia ha luogo la classica rappresentazione sacra della Passione. Sacerdoti-soldati al rullo dei tamburi vanno a catturare Gesù, lo condannano e lo portano al Calvario. Ad Aidone il giorno della domenica di Resurrezione i “Santuna”, cioè gli Apostoli, che la fantasia popolare ama immaginare giganteschi, corrono ad annunciare la lieta novella alla Madonna.
L’audio, come sempre nei documentari di De Seta, è costituito dalle voci dei fedeli, dai canti sacri, dai rumori e suoni della vita ripresa dal padre del cinema documentario italiano.
Siamo abituati a vedere Catania e la Sicilia agli ultimi posti delle graduatorie nazionali relative…
Sappiamo che il referendum abrogativo per cui si andrà a votare l’otto e nove giugno…
Facciamo nostra la rifessone di Antonio Fisichella sui recenti fatti di Ognina e sulle dichiarazioni…
Ti proteggerò se sarai ferito o morirai nel cuore di questo assedionel ventre della balenaA…
Secondo il premier israeliano Netanyahu la popolazione di Gaza non sta morendo di fame, non…
Nella prima settimana di maggio, il periodico InChiostro ha dedicato un numero speciale alle scadenze…