“Che Pasqua stiamo celebrando? La vittoria del Cristo sulla morte oppure una Pasqua in cui l’agnello rimane immolato?” È
La decisione di consegnare il dossier alla città nel periodo pasquale è stata motivata dal fatto che dai dati si evince che non stiamo preparando una Pasqua cristiana bensì pagana, in cui l’agnello, rappresentato dai poveri e dagli emarginati, rimane immolato sull’altare dell’indifferenza, in una città in cui risulta sempre più evidente una mancanza di progettualità.
Catania si rivela una città in cui la sofferenza è sempre più presente: sono le estreme povertà quelle che si rivolgono all’Help center: 266 nuovi poveri solo nell’ultimo trimestre. Per farsi un’idea basti pensare che al Centro di Ascolto Diocesano, nel primo trimestre 2011, hanno fatto accesso 205 persone, il 67.5% in più rispetto al 2010.
In tale ottica, è fondamentale uscire dai “gusci dei nostri contesti” mettendo in atto un’azione concreta attraverso il volontariato, impegnandoci a sviluppare la prossimità e l’ ospitalità nei confronti di chi soffre e si trova vicino a noi.
Per chi volesse impegnarsi come volontario e per conoscere tutte le iniziative della Caritas di Catania: www.caritascatania.it
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