Uno dei pochi aspetti interessanti dell’Ottobrata di Zafferana, conclusasi da pochi giorni, era costituito dalle ‘esibizioni’ live di alcuni mestieri artigianali della nostra tradizione.
Gli intagliatori del legno, delle pietre bianche e nere, i lavoratori del rame e del ferro,
l’intrecciatore di canne per farne canestri e ‘musciari’ e quello che, dalle stesse canne, sapeva ricavare magici ‘friscaletti’, il fabbricante di oggetti di creta, il ceramista e i suoi presepi, il puparo, i pittori delle sponde dei carretti, tutti mettevano in mostra l’antica sapienza dei lavori manuali, molti dei quali ormai in via di estinzione.
E’ stato emozionante leggere, negli occhi dei più anziani, i lampi di nostalgia per il riaffiorare alla memoria di scene ormai lontane nel tempo, ma che erano state familiari e avevano accompagnato una fanciullezza più o meno antica, ma anche l’incanto dei bambini che guardavano, con occhi stupiti, il ‘turniante’ capace di dare forme imprevedibili ad anonomi blocchi di argilla, o che provavano a cavare un profilo d’aquila da un semplice pezzo di legno.
Questo abbiamo visto anche noi e vogliamo condividere con voi, attraverso una piccola galleria di immagini, il piacere e le emozioni
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