Tutte le carceri siciliane scoppiano e a Catania la casa circondariale di piazza Lanza non fa certo eccezione. Anzi.
A denunciare il sovraffollamento sono adesso i radicali di Catania. “Il carcere di piazza Lanza- dicono- è una bomba ad orologeria. E’ da irresponsabili fingere di non vedere che la situazione è sul punto di esplodere”. I segnali di malessere sono tanti. In questi giorni i detenuti per denunciare le insostenibili condizioni in cui sono costretti a vivere, protestano battendo contro le inferriate delle celle.
“La casa circondariale di Piazza Lanza -denunciano i radicali – è un istituto di pena tecnicamente “fuorilegge”. Oltre 500 detenuti sono stipati in celle che a stento potrebbero ospitarne la metà”. Carenti assistenza sanitaria e psicologica; sottodimensionato, rispetto alle previsioni di pianta organica, il numero degli agenti. Alcuni giorni fa mazzi di fiori sono stati lasciati su tre auto di agenti nel parcheggio della casa circondariale di piazza Lanza. Un messaggio, un avvertimento che per il vice segretario nazionale dell’Osapp, Nicotra, é un segnale che la situazione é sul punto di esplodere. ‘Non vorremmo – ha aggiunto – che a pagare delle colpe altrui sia la polizia penitenziaria‘. Un “girone infernale” lo definiscono i radicali catanesi, nel quale i detenuti “vengono educati alla delinquenza”. Il grido d’allarme su “piazza Lanza” viene anche dal sostituto procuratore della Repubblica della Direzione distrettuale antimafia di Catania, Francesco Testa che recentemente ha dichiarato. “I due istituti penitenziari di Catania scoppiano e noi non possiamo più arrestare le persone indagate perchè non sappiamo dove metterle”.
Per saperne di più consultate i siti
http://www.radicalicatania.org/
http://www.polpen.it/2/1633/news/carceri-piene-non-si-può-più-arrestare-in-sicilia-2.html
http://nuovosoldo.wordpress.com/2010/04/14/catania-osapp-mazzi-di-fiori-su-auto-agenti-di-polizia-penitenziaria/
Il comunicato dei radicali catanesi si trova anche su Argo
Sull’emergenza carceraria Argo ha creato un dossier. L’articolo finale, Emergenza carceri: una riflessione conclusiva, contiene i link agli articoli precedenti
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Sono la moglie di un detenuto e posso e debbo dire che e veramente orribile vivere in uno stato davvero disumano poiche in una cella si arriva fino a 12 detenuti e con una sola ora di acqua calda si vive in mezzo alla sporcizia con topi e blatte per non parlare delle sale colloquio che possono ricevere fino a 6 detenuti e facciamo il colloquio addirittura con 9 detenuti e 18 famigliari…. la giustizia e fatta per pagare chi a sbagliato ma pure per fare in modo che chi sbaglia possa dinuovo reinserirsi nella societa con dei buoni principi di vita…. E DAVVERO ORRIBILE! GRAZIE per avermi concesso deltempo
vi facciAMO SAPERE CHE IL 14-08-11 SI TERRA LO SCIOPERO DI FAME E SETE DIETRO IL PORTONE DI PIAZZA LANZA SI PREGA DI ESSERE PRESENTE A CHIAMARE DIRITTI DEI NOSTRI DETENUTI GRAZIE
sono la moglie di un detenuto perseguitato dalle forze dell’ordine , mio marito ha solo una pecca, quella di essere nato in una famiglia dove il padre ha dei problemi con la giustia da molti anni, mio marito essendo il figlio viene perseguitato ed arrestato anche senza aver commesso reati, ha un provvedimento a suo carico dove e’palese la sua innoccenza ma nonostante cio’viene comunque condannato ad anni 6e3mesi di reclusione solo perche’é´il figlio di tizio! ma insomma aiutateci a venirne fuori siamo soli contro tutti .chiedo che chi ha potere DI GIUDIZIO lo applichi a dovere perche’ non puo’peccare l’albero e ricevere il ramo… la giustia e a tutela del popolo giusto ma il popolo come puo’ tutelarsi dalla giustizia ???
Marco Pannella, a una vita che si batte per i carcerati e Magistratura, perché per una volta non si prova ad ascoltarlo e magari a dare ragione, una ragione condivisa. Prima di mettere un carcerato in liberta’, lo Stato deve capire che ci vuole una riabilitazione adeguata alla persona. Questo e il mio commento, con tanta buona fortuna.