Dopo il leader immortale (almeno secondo l’ex sindaco di Catania Scapagnini), l’ennesimo Ministro efficiente e creativo. Stavolta parliamo della
approfondire il testo della nostra Carta Costituzionale, sperimentare forme di partecipazione attiva alla vita democratica, affrontare i temi dell’educazione ambientale, dell’educazione stradale e di quella alla salute, conoscere il mondo del volontariato e i principi di una corretta competizione sportiva, e, ovviamente, imparare a contrastare il bullismo. Non si può che provare ammirazione per la capacità, in tempi così ristretti, di produrre un tale approfondimento culturale, e siamo sicuri che tutti i temi saranno trattati in modo più che adeguato, anche perché, sempre all’ interno delle trentatre ore, i docenti dovranno interrogare e valutare gli alunni….
I soliti disinformati sono per preoccupati, e più che una nuova disciplina temono di essere di fronte a una sorta di enorme contenitore, che manca di una reale autonomia metodologica e didattica, utile per discutere “del tutto e del suo contrario”, all’interno del quale si affronteranno genericamente, e in modo storicamente decontestualizzato, tematiche talvolta poco coerenti fra loro.
Lo stesso Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione ha espresso perplessità: “Lo specifico monte-ore previsto riduce notevolmente il tempo dedicato alle materie comprese nell’area storico-geo-grafica o socio-economica della scuola secondaria con conseguenti ricadute, sul piano organizzativo e didattico per i docenti delle classi di concorso indicate nel progetto stesso (discipline giuridico-economiche, storia e filosofia, materie letterarie e storia)”.
L’iniziativa sembra tanto più estemporanea se si considera che nel frattempo si prevede, in tutti i bienni dei Licei, l’abolizione degli insegnamenti di diritto ed economia, che hanno una configurazione disciplinare ben più chiara e definita e insegnanti provvisti di specifica e adeguata formazione universitaria (cf. l’appello degli insegnanti di diritto che è circolato nei giorni scorsi).
In sostanza, azzerando le esperienze in atto (insegnamento dell’Educazione Civica e del Diritto), con un numero di ore così esiguo a fronte di temi tanto ampi, daremo effettivamente agli studenti la possibilità di approfondire la conoscenza della nostra Costituzione ed acquisire una maggiore consapevolezza dei diritti di cittadinanza?
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