Andrea Doria, game over

La Scuola Media Statale Andrea Doria, collocata nella prima municipalità in via dei Cordai, ha garantito, come si dice in questi casi, la concreta presenza delle Istituzioni in un quartiere difficile, contribuendo in modo significativo a ridurre il fenomeno della dispersione scolastica. Le esperienze positive a Catania, però, non hanno vita facile. Per anni il Comune non ha pagato regolarmente l’affitto alla Compagnia S. Orsola, proprietaria dell’immobile, e il 12.10.2005 il Tribunale Civile di Catania ha convalidato lo sfratto per morosità.
La mobilitazione dei genitori, soprattutto delle mamme, degli insegnanti e del mondo del volontariato ha evitato che si giungesse a tale soluzione, che avrebbe comportato lo spostamento dei ragazzi in altre strutture, ovviamente più distanti, e, probabilmente, l’abbandono della scuola da parte di molti di loro. Sotto tale spinta il Comune ha chiesto, dapprima, di poter completare l’anno scolastico 2006-07 e, successivamente, di prorogare di due anni l’occupazione dell’immobile.
Il 15.06.07 la Compagnia comunicava la propria disponibilità alla proroga, indicando al Comune, quale condizione irrinunciabile, l’esecuzione di lavori necessari per rendere la struttura conforme alla normativa in materia di sicurezza (lavori da eseguirsi entro l’inizio dell’anno scolastico 2007-08), e accettando che per i due anni di proroga il corrispettivo mensile fosse di euro 10.900,00 anziché di euro 13.000,00. Eseguiti i lavori, il Comune ha continuato a non pagare regolarmente e ad accumulare debiti nei confronti della Compagnia, che, oggi, non è più disponibile a concedere ulteriori proroghe. In questa situazione, presumibilmente a partire dal prossimo mese di luglio, i locali non saranno più utilizzabili, con la conseguente chiusura dell’Andrea Doria.
Rimane un’ultima possibilità. Poiché sembra che la Compagnia voglia vendere l’edificio, il Comune potrebbe proporsi di acquistarlo. Pur conoscendo la situazione disastrosa delle finanze comunali, si tratterebbe di un’operazione che, a fronte di un esborso immediato tutto sommato contenuto, farebbe risparmiare i canoni di locazione, che potrebbero essere utilizzati per il pagamento del relativo mutuo. Se si vuole investire per il futuro, quest’ultima sembra la soluzione più semplice e produttiva.

mariagrazia

Recent Posts

Bosco di Monte Ceraulo a Mascalucia, una chiusura ingiustificata che danneggia la comunità

Avevamo gioito qualche anno fa della apertura al pubblico, a Mascalucia, del Bosco di Monte…

2 giorni ago

Gaza, la Freedom Flotilla e gli interrogativi sulla democrazia. Non solo israeliana

Domani, venerdì 13 giugno nel cortile della Camera del Lavoro, via Crociferi 40, alle ore…

4 giorni ago

E’ Stato il terremoto

Sulla copertina, con il titolo tutto in maiuscole, l'iniziale maiuscola di Stato si perde, ma…

5 giorni ago

Referendum, una discussione necessaria

Un nostro lettore ci propone, a caldo, alcune riflessioni sui risultati referendari. Nessuna pretesa di…

6 giorni ago

Sorelle vi crediamo. I difficili percorsi di chi denuncia la violenza sessuale

Riceviamo e pubblichiamo questo intervento delle attiviste e degli attivisti di Consultorio Mi Cuerpo Es…

1 settimana ago

Referendum 2025, cinque sì ai diritti

C'è chi andrà al mare e chi andrà al seggio ma non prenderà la scheda,…

1 settimana ago