Si è svolta giovedì la conferenza di servizio in Prefettura alla quale hanno partecipato funzionari della Direzione scolastica regionale, dell’Ispettorato del Lavoro, dell’Avvocatura di Stato, e dell’Ufficio provinciale scolastico, sindacalisti dei pulizieri e rappresentanti (presidi, dirigenti amministrativi, presidenti consiglio d’istituto) delle 19 scuole della provincia coinvolte nel problema della pulizia dei locali, il cui appalto è gestito dalla ditta Ars et Labor di Nola.
La decisione più rilevante è rappresentata dalla possibilità data alle singole scuole di poter corrispondere ai lavoratori quanto è loro dovuto (relativamente alle somme ancora a disposizione delle scuole), a condizione che la ditta Ars et Labor comunichi i relativi importi da attribuire a ogni dipendente, al netto dei contributi. La somma residua, invece, potrà essere corrisposta alla ditta qualora la stessa non sia morosa per i pagamenti previdenziali e assicurativi.
Durante la conferenza sono stati rassicurati quei presidi che temevano di stabilire, col pagamento diretto dei lavoratori, un rapporto di dipendenza con gli stessi: sarà richiesto al Sindacato di produrre una dichiarazione che libera l’Ente pubblico da eventuali richieste di assunzione diretta. E’ stato inoltre esplicitato che non esiste più il divieto di pagare direttamente i lavoratori, come già stabilito da una precedente comunicazione (del 2007) della Direzione scolastica regionale. Quest’ultima resta, secondo l’Avvocatura di Stato, Ente appaltante, mentre le scuole sono solo Enti erogatori.
Nulla può essere fatto per gli arretrati che i dipendenti non hanno riscosso, nonostante le scuole avessero regolarmente pagato la ditta. L’unica strada percorribile per i lavoratori rimane quella giudiziaria.
Si è appreso, inoltre, che la nuova gara dovrebbe essere aggiudicata entro qualche mese, in presenza di ditte che abbiano i requisiti necessari: da 8 anni la gestione delle pulizie continua con la Ditta Ars et Labor in regime di prorogatio perché nella precedente gara non sono stati riscontrati in nessuna ditta partecipante i requisiti stabiliti dal capitolato di appalto. L’avvocato dei sindacalisti, durante la conferenza, ha manifestato forti perplessità circa la correttezza della gestione dell’appalto in questi 8 anni: a suo dire il contratto doveva essere rescisso da tempo per il mancato versamento dei contributi da parte della ditta in questione. Il funzionario della Direzione scolastica regionale ha respinto tutte le accuse dichiarando che la precedente gara, come già detto, non si è conclusa per assenza di requisiti necessari e l’attuale ha subito rallentamenti per un ricorso e per richieste di pareri a Organi dello Stato che hanno tardato ad essere espressi. Pertanto, vi è la concreta speranza che i lavoratori possano presto vedere risolta questa assurda situazione (non essere pagati nonostante gli enti pubblici abbiano corrisposto le somme dovute).
La Ditta, che non si è presentata alla conferenza di servizio, ha comunicato che alla data del 08/08/2008 non ha alcun debito con Equitalia e che gli arretrati da corrispondere sono esigui (affermazione smentita dal sindacalista).
Qualora la Ditta non comunichi gli importi da dare ai lavoratori, l’Avvocatura di Stato si è impegnata a studiare entro breve il contratto per ipotizzare altre soluzioni.
All’indomani della conferenza i presidi hanno chiesto alla Ditta la nota prospettata e intanto i pulizieri hanno sospeso lo sciopero. Consapevoli dei disagi causati, hanno evidenziato che la loro situazione è veramente drammatica.
Altri articoli sull’argomento: A scuola di legalità; A scuola di igiene.
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