Sembra che non sia messa in discussione la necessità di offrire ad una popolazione così ampia (circa 70.000 abitanti), come quella i Librino, i servizi sanitari di cui abbisogna. Rimangono da discutere alcune scelte correlate.
Le ragioni addotte dalla Direzione ASL sono: la necessità di offrire un punto sanitario in periferia, l’opportunità di concentrare nella sede della Direzione tutti gli uffici amministrativi (attualmente dislocati anche a Gravina di Catania), la prospettiva di garantire i servizi sanitari per la popolazione residente al centro attraverso gli ambulatori di Via Pasubio e di Via Cifali (di prossima apertura) .
Le ragioni di quanti si oppongono lamentano soprattutto la chiusura di un ambulatorio al centro della città, senza che vi sia altra possibilità per tutti i cittadini residenti nel centro storico. Viene anche denunciata l’esposizione del Poliambulatorio di Librino al rischio di onde elettromagnetiche a causa della presenza di un elettrodotto (vedi la Legge n.36 del 2001).
Alcune domande alle quali si spera che l’incontro di oggi, mercoledì 4 marzo (vedi articolo su La Sicilia, 27/02/09) dia risposte:
Tante potrebbero essere le soluzioni. Si spera che si possano salvaguardare gli interessi della popolazione di Librino senza pregiudizio per quella del centro storico e senza inutile spreco di denaro pubblico.
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