Tratto da: Terrelibere, 28/02/2009, Niscemi, tremila in piazza contro il MUOS
Tremila persone in piazza a Niscemi hanno gridato il loro “NO” all’installazione dell’impianto MUOS (Mobile User Object System), ovvero il sistema-radar di rilevazione satellitare ad alta frequenza che le forze armate degli Stati Uniti vorrebbero realizzare in contrada “Ulmo” a poco più di due km dal centro abitato.
Temono che i potenti campi magnetici della base militare possano causare gravi danni alla salute delle popolazioni del comprensorio. Nella zona esistono già 41 antenne installate dagli americani a supporto dei voli della base aerea di Sigonella.
La manifestazione odierna, promossa dagli studenti del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, ha coinvolto tutte le scuole del paese e mobilitato uomini, donne e bambini. In prima fila sindaci e amministratori dei comuni del circondario (Caltagirone, Gela, Butera, Riesi, Mazzarino). Alcuni bambini, durante il corteo, si bagnavano le mani nella vernice e lasciavano le loro impronte su striscioni di tela bianchi su cui campeggiava la scritta: “diamo una mano per salvare il mondo”.
I dipendenti delle agenzie di pompe funebri di Niscemi hanno portato a spalla tre bare come metafora di altrettanti rischi di morte per la popolazione niscemese: i veleni del petrolchimico, le onde elettromagnetiche del MUOS e la futura centrale nucleare che il governo vorrebbe installare nel Ragusano.
Sette carri funebri hanno sostato in piazza durante il comizio di chiusura della protesta. Il presidente del consiglio comunale di Niscemi ha annunciato che convocherà prossimamente una seduta consiliare da tenersi a Roma, davanti all’ambasciata americana, aperta alla partecipazione dei cittadini niscemesi.
“Grazie ai cittadini – dice il sindaco Giovanni Di Martino – per avere accolto l’invito del locale Liceo Scientifico e dell’amministrazione comunale per essere presenti in massa. Protestiamo contro chi, nel 2001 e nel 2006 ha deciso di condannare questo luogo, uno dei posti più belli della Sicilia, alla distruzione. La Riserva Sughereta di Niscemi, con le sue querce secolari, è un sito Sic (Sito d’importanza Comunitaria, ndr). Certamente chi ha fatto questa scelta non ha considerato che il sito si trova 2 km dal centro abitato. A tutti quelli che hanno fatto questa scelta chiedo di rivederle perché le 41 antenne ivi esistenti hanno già provocato dei guasti e generato un campo elettromagnetico che, molto probabilmente hanno superato la soglia consentita dalla normativa italiana. Chiedo – continua il sindaco – che seppure i dati scientifici oggettivi non hanno ancora dimostrato con assoluta certezza, il nesso causale tra le onde elettromagnetiche e l’insorgenza di patologie tumorali, proprio perché esiste un ragionevole dubbio e proprio perché con la salute dei cittadini non si scherza, invoco il principio legittimo della precauzione. Il Sindaco si sta già opponendo in tutti i modi alla realizzazione di questo ecomostro. In assoluta sinergia con il consiglio comunale”.
Il corteo è passato anche per l’ospedale di Niscemi chiuso, arbitrariamente ieri, dalla direzione dell’Asl 2 , pronto soccorso incluso, senza garantire l’ emergenza. Il sindaco durante la notte ha occupato la struttura ospedaliera per chiedere immediatamente la riapertura del pronto soccorso. “Grazie alla nostra occupazione – dice il sindaco- il direttore Failla ha confermato che riaprirà immediatamente il pronto soccorso. La giornata di oggi è una vittoria per tutti i cittadini”.
Previsto per oggi, martedì 3, alle 10,30 il coordinamento dei sindaci del territorio convocato dall’amministrazione comunale. Presenti oggi all’incontro anche i sindaci di Butera, Mazzarino, Riesi e rappresentanti dei consigli comunali di Caltagirone, Gela e Butera.
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