Tratto da: Catania possibile, 1/11/2008; Piero Cimaglia, Comune: autobus sul lastrico
Insorgono difficoltà anche per pagare l’assicurazione per i mezzi e per il versamento all’INPS dei contributi per i dipendenti.
Per tappare il buco i dirigenti dell’AMT hanno concordato prestiti con alcune banche, coperti dalla garanzia di futuri pagamenti da parte del Comune, che è l’effettivo proprietario dell’Azienda, riversando in pratica il debito e i relativi, crescenti interessi dell’AMT sulle spalle non certo solide dello stesso Comune. Adesso questi prestiti sono arrivati a scadenza ma l’AMT non è in grado di restituirli.
E’ vero che il trasporto pubblico è un servizio di utilità sociale, il cui costo è coperto dal Comune con sovvenzioni e agevolazioni di varia natura, ma è lecito il sospetto che una gestione clientelare, l’allegro utilizzo dei fondi, investimenti scriteriati, assunzioni fuori controllo di personale e ricorso non sempre giustificato a servizi esterni stiano portando l’Azienda verso il tracollo.
Che ci siano differenze tra Nord e Sud, e in genere tra le Regioni italiane,…
Rispetto al 2015 nulla è cambiato. Le morti sul lavoro sono anzi cresciute. Non dimentichiamo…
Lotta ai trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, piano Mattei, aiutiamoli a…
Il travolgente sviluppo edilizio che contrassegnò la Catania degli anni cinquanta fece delle vittime illustri,…
Di grande attualità e grande chiaroveggenza ci è parso questo articolo di Nino Recupero, apparso…
I numeri sono quelli del Documento di Economia e Finanza (DEF), a citarli è Nino…